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Elezioni 2014: perchè mi candido al Consiglio Comunale

Dopo una lunga riflessione ho deciso di accettare la candidatura come indipendente nella lista di Sinistra Ecologia e Libertà alle prossime elezioni per il consiglio comunale che si terranno il 25 maggio. L’ho fatto perché credo che oggi, con un quadro politico che sembra sempre più spostarsi a destra, sia importantissimo che nel prossimo consiglio vi sia una presenza forte e di sinistra, capace di incidere veramente sulle scelte e sugli obiettivi e che sappia mettere in primo piano i temi dei diritti, dell’ecologia e della partecipazione. Una presenza seria, mai ideologica o velleitaria, che sia di continuo pungolo per la giunta nell’ottica di un’alleanza fatta sui contenuti, leale ma mai scontata.

Mi candido partendo da una posizione critica nei confronti dell’amministrazione comunale uscente. Credo infatti che la Giunta Tagliani abbia ben governato l’ordinaria amministrazione, in una situazione difficile di continui e impropri tagli alle finanze degli enti locali. Dirò di più: credo abbia fatto benissimo nella tragica straordinarietà del terremoto e della ricostruzione. Credo anche però, e l’ho detto in tempi non sospetti, che l’azione di governo cittadino abbia avuto in questi anni respiro corto. Non ho visto una visione della città del futuro, forse perché incalzati dalle emergenze, di bilancio prima, tragiche poi. Soprattutto ho sentito e visto poca sinistra nelle parole e nelle scelte, in particolare su alcuni temi a me cari.

Sull’ambiente si è visto davvero poco: la raccolta differenziata è rimasta al palo, ben lontana dagli obiettivi di legge, il Centro del Riuso da progetto finanziato oltre 5 anni fa dalla Regione per oltre 1 milione di euro è diventato prima un miraggio e poi è stato appaltato a Hera, come del resto appare buona parte della politica ambientale del Comune. Del resto il bilancio dell’assessorato è passato in pochi anni da più di mezzo milione di euro a soli centomila. Certo si rivendica che si son fatte le bonifiche (il cui iter si era avviato nella legislatura precedente) ma pare davvero il minimo.

Sull’urbanistica l’amministrazione è stata troppo timida. In una città dove si è costruito troppo e male, dove ci sono migliaia di alloggi sfitti, il POC ha deciso di continuare a consumare territorio. Era l’occasione per fermarsi, fare il punto e dare una sterzata netta: solo riqualificazione urbana e miglioramento della qualità edilizia dell’ esistente. Sarebbe stato uno stimolo alla conversione del settore dell’edilizia verso la qualità e la sostenibilità, e sarebbe stata l’occasione per trovare soluzione ai grandi vuoti urbanistici che si sono creati in questi decenni, dalle zone ex-industriali sino all’area dell’ex ospedale Sant’Anna. Invece dei 2000 nuovi alloggi del POC la metà saranno costruiti su territorio vergine (oltre agli altri 2000 resi possibili col RUE). Nel programma del candidato Sindaco Tagliani c’è scritto “stop al consumo del territorio”: attenderò i fatti.

Sui diritti possiamo fare grandi passi in avanti. Il registro delle Unioni Civili deve avere valore per tutte le graduatorie comunali, mentre come successo per via giudiziaria a Grosseto, il Comune deve per via amministrative accettare la trascrizione dei matrimoni avvenuti all’estero anche fra persone dello stesso sesso. Va poi continuato il lavoro fatto per far in modo che i detenuti alla loro uscita trovino cittadinanza: un alloggio e un impiego aiutano ad uscire dal circolo vizioso della recidiva. Poi i giovani, studenti, lavoratori o disoccupati che siano devono vivere in una città accogliente, che non ne sfrutti solo la capacità di pagare affitti e definisca postribolo i luoghi in cui vivono la sera. Su questo ho sentito parole incoraggianti su questo da parte del candidato Sindaco. Dobbiamo (ri)costruire una città che permetta ai più giovani di esprimere la loro identità, le loro passioni ed anche, nel rispetto di tutti, la loro voglia di divertimento. Una città in cui sia piacevole costruirsi un futuro sereno.

Sulla partecipazione infine la stupida rincorsa all’anticastismo ha portato come prima conseguenza la cancellazione dell’esperienza del decentramento. Cancellate le Circoscrizioni per legge non si è ancora saputo costruire un modello che garantisca la partecipazione reale dei cittadini. Mi spiace molto ma non riesco ancora a vedere qualcosa di concreto nel progetto di superamento delle Circoscrizioni presentato dall’amministrazione a fine legislatura. Ma questo sarà argomento tutto del nuovo Consiglio Comunale, dove mi auguro di poter dire la mia.

 

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