Ci siamo. Oggi Alfano presenta il suo Gruppo Parlamentare. Il nuovo Centro Destra, i cui capi bastione sono lo stesso Alfano, Lupi, Schifani e Cicchitto (ripeto: Alfano, Lupi, Schifani e Cicchitto, se non vi fossero ancora fischiate le orecchie) che si candidano a zanetta ufficiale per sostenere la malandata gamba destra del Governo delle sempre meno larghe intese.
Venerdì 29, se sarà votata la decadenza del Capo, Forza Italia con molta probabilità uscirà dal Governo per lesa maestà (o attenderà il primo casus belli utile alla bisogna) e i neocentredestristi saranno quindi fondamentali per la vita dell’esecutivo.
Il piano di Silvio mi pare chiaro: ritirata strategica dal Governo per la nuova Forza Italia, che gli garantisca almeno 6 mesi/1 anno di rendita di posizione antigovernista da spendersi in campagna elettorale (a partire dalle prossime europee), e nello stesso tempo mantenere una testa di ponte nell’esecutivo utile a mantenere nell’immobilismo attuale l’azione del governo. Sotto il ricatto della pattuglia di senatori alfaniani il governo, incapace com’è già oggi di dare una qualsiasi reale svolta riformatice (di qualunque segno sia) sarà sempre più il governo del rinvio, impallinato da destra e da sinistra* (metaforicamente parlando) dalla sua stessa maggioranza.
Per poi tornare tutti insieme (come del resto in pochi hanno cercato di nascondere) nella coalizione Nuovo Centro Destra-Forza Italia-F.lli D’Italia-Lega Nord alle prossime elezioni politiche.
Più che una zanetta a questo punto il Nuovo Centrodestra sembra proprio un bel Cavallo di Troia.
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