CARO CARLINO, le carceri non sono Grand Hotel. Non lo erano ai tempi di Cesare…
QN – Il Resto del Carlino del 10/11/2012 ed. Ferrara p. 19
CARO CARLINO, le carceri non sono Grand Hotel. Non lo erano ai tempi di Cesare Beccaria e non lo sono ancor di più oggi, quando il sovraffollamento le sta facendo scoppiare. Soprattutto se sempre più spesso in carcere nel nostro paese ci finiscono gli ultimi. Leggi criminogene, come la Fini-Giovanardi sulle droghe che incarcera anche i semplici consumatori o la Bossi-Fini sull’immigrazione generano decine di migliaia di ingressi ogni anno, senza che vi siano reali offese alla sicurezza dei cittadini. Il carcere in un sistema penale equilibrato dovrebbe essere riservato ai criminali realmente pericolosi per la società: gli altri dovrebbero poter scontare la propria pena con percorsi alternativi alla carcerazione. La soluzione non è certo costruire nuove carceri o ingrandire gli attuali costruendo nei pochi spazi liberi all’interno del recinto, come si sta facendo per quello di Ferrara. Come scrive il Garante dei diritti dei detenuti di Ferrara «l’ampliamento del carcere di Ferrara, così come è stato pensato riduce, non amplia gli spazi utilizzabili», facendo gravare il raddoppio della capienza «regolamentare» sulla perdita di molti spazi comuni in cui sono concentrate le attività sociali e lavorative dei detenuti (a partire dagli spazi aperti). La strada maestra è nel breve un decreto legge contro il sovraffollamento delle carceri, che cancelli subito le norme della legge sulle droghe. Per questo oggi digiuno, aderendo alla mobilitazione nazionale promossa da Franco Corleone. Leonardo Fiorentini Consigliere Circoscrizione 1, co-portavoce di Ecologisti e Reti Civiche – Verdi europei)
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